Aprile 2020
Com’è cambiata la società nei Paesi in cui l’omogenitorialità è accettata e riconosciuta?
Avrai spesso sentito affermazioni come l’Italia non è il paese migliore per vivere in pace la propria omosessualità, e probabilmente ti sarà anche capitato di pensare, tra te e te,
non mi sembra proprio, nel 2020 ormai nessuno ha più niente contro i gay. Eppure questa visualizzazione — realizzata a partire dai dati raccolti da
ILGA Europe — racconta il contrario.
Il grafico mostra la classifica dei paesi membri dell’Unione Europea in base alle loro politiche di protezione e tutela dei diritti inerenti all’istituto della famiglia per le coppie LGBT.
Ma perchè si ha paura di legittimare l’omogenitorialità? Ci si aggrappa spesso al concetto secolare di famiglia tradizionale, e chi se ne promuove sostenitore — in primo luogo la classe dirigente — dichiara che l’introduzione dei matrimoni e del riconoscimento della genitorialità omosessuale porterebbe ad un rapido declino dell’istituzione familiare, e di conseguenza della società.
Le statistiche non aiutano i politici che ne sono convinti: nei Paesi scandinavi, a cominciare dalla Danimarca (capofila nell’introduzione del matrimonio gay nel 1989), il numero dei divorzi non è affatto aumentato e quello delle nascite fuori dalla vita coniugale è addirittura diminuito. Eppure deputati e senatori non si danno per vinti. (Battaglia 2017) ·
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Non abbiamo notizia di stravolgimenti relativi al modo in cui si organizzano e vivono le società in cui l’omogenitorialità è normalità, e questo può essere un motivo per il quale ha senso accettarla e riconoscerla.
L’essere restii al promuovere misure in tutela dei diritti delle persone omosessuali è espandibile anche ad altri aspetti della società. All’interno della classifica generale dei ventotto paesi membri dell’Unione Europea relativa al grado di accettazione del fenomeno, l’Italia occupa infatti il ventiquattresimo posto.
Cosa succede, invece, nel resto del mondo? Se allarghiamo un po’ il raggio d’indagine, scopriremo come, all’interno
del panorama globale, l’Europa sia uno dei continenti che più ha lavorato negli anni sulla tutela dei diritti delle persone omosessuali.
La visualizzazione, realizzata a partire dai dati raccolti da ILGA World, mostra la situazione globale in quanto a leggi in vigore inerenti alla criminalizzazione e alla protezione dell’omosessualità, con lo scopo di delineare un quadro complessivo della situazione odierna. È inoltre possibile individuare in quali Stati sono consentiti matrimoni (o altre forme di unioni legali) ed adozioni a coppie dello stesso sesso.
Il confronto con gli altri paesi del Mondo sembra fornire un’immagine più rassicurante della situazione contemporanea in Italia. Tuttavia dovremmo forse chiederci: ha più senso confrontare ciò che accade nella nostra nazione con le norme in vigore in un qualsiasi stato africano o, piuttosto, cercare di comprendere quello che succede nei paesi vicini, con cui condividiamo secoli di storia comune e una simile impostazione culturale?